Falde acquifere e faglie


VENE D’ACQUA

Le vene d’acqua sono le cause di perturbazioni più frequenti nelle nostre regioni.
Quando il sottosuolo è percorso da parecchi scoli d’acqua la cui profondità varia da qualche dozzina di metri a qualche metro, la perturbazione in superficie è certa.
Lo strofinamento delle molecole al passaggio dell’acqua produce una ionizzazione che si ritrova in superficie.
Ci troviamo di fronte ad un fenomeno d’onda portata dal vettore energetico nato dalla profondità della terra, paragonabile alle onde di natura elettromagnetica. Sulla superficie del suolo tale perturbazione si rileva grazie al geomagnetometro.
Si misura anche una debole ionizzazione positiva. Questa positività esercita una grande attrazione per i fulmini.
Un individuo che sosta su una vena d’acqua, è in stato di eccitabilità cellulare.
Questo stato si evidenzia con variazioni importanti della resistività cutanea misurabile con un georitmogramma.
La zona ionizzata della superficie del suolo si trasmette verticalmente e si ritrova tale e quale a tutti i piani di un palazzo. Tale ionizzazione si manifesta con tasche di umidità sul muro.(elettrosmosi).

FAGLIE SECCHE

Una faglia geologica è la conseguenza dei movimenti del sottosuolo dovuta a sismi o cataclismi.
Tutti i movimenti degli strati della crosta terrestre possono provocare una rottura degli strati e mettere viso a viso due strati di natura differente, producendo un effetto pila.
La scarica costante è caratterizzata da una ionizzazione che è trasmessa in verticale trasportata sempre al vettore energia.
Si ritrova in superficie sottoforma di una banda stretta che raramente supera i 50 centimetri.
Il grado di perturbazione è in base al suo orientamento e in base all’altezza dei diversi strati geologici.
Dipende anche dalla natura dei minerali presenti.
Le faglie geologiche si identificano con gli stessi strumenti delle vene d’acqua.
Il geomagnetometro mostra una variazione del campo elettromagnetico sopra le faglie.
Molto spesso attraverso le faglie a fessura, dal sottosuolo fuoriesce il gas radon, potenzialmente cancerogeno.

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